francaDiario minimo semiserio
Partenza 6 Ottobre tempo bello ma anche bello fresco, all'appuntamento si presentano tutti puntuali: 28 ciclisti di cui 3 donne.
Via si parte, ma non prima della

fondamentale operazione panino: quanti? E quanti con prosciutto, formaggio, salame? E il prosciutto è cotto o crudo? Mica uno scherzo.
In piazza Loggia dunque, per il doveroso omaggio. Da lì ci scorteranno due centurioni in motocicletta, gentilmente offerti dal Comune, fino alla frazione Bettole: effettone! I corridori in fila indiana, il furgone dietro e i centurioni avanti e indietro. Doppia scorta, non si sa mai. Lasciamo il gruppo al proprio destino, ognuno segue la sua strada. La nostra è quella dei panini. Sosta a un paesello con fiume e bella passeggiata (Goito) ma soprattutto bella salumeria che dice «sì i panini ve li faccio, tornate fra un'oretta». Alle 11:30 i ciclisti sono già all'appuntamento: palazzo Te, Mantova.
Almeno mezz'ora di anticipo ma noi siamo pronti: si aprono i portelloni del furgone per far uscire in ordine sparso acqua, krecher, grana, sottaceti, banane, uva, succhi, vino, biscotti eeeeeee i panini. Tutto divorato. Pipi, caffè e via si riparte.
Lungo il tragitto la coppia di cambusieri si delizia alla vista di S. Benedetto Po, intanto quelli pedalano. Li aspettiamo per la merenda alla frazione Pioppa di Concordia sulla Secchia (si chiama proprio così), effettivamente i pioppi ci sono! Visti.
Di nuovo il furgone scarica cibarie per ciclisti un po' provati e altrettanto affamati. Come i neonati: mangiano ogni 2/3 ore!!
Vanno via mandorle e noccioline, grissini, barrette, biscotti, merendine, succhi multivitaminici e acqua. Bisogna ripartire, ci aspettano altri 60 km circa per Borgo Panigale (Bo) lungo i quali incontreremo pianure, aziende agricole, una mandria di mucche al pascolo e distese di campi con balle di fieno.
Arrivati: hotel Borgo.

Secondo giorno, partenza da Borgo Panigale un po' affollata con colazione in 30 dentro una stanzetta con 5/6 tavolini, si fa a turno: c'è chi fa colazione e chi porta fuori la bici passando da lì… perché quella è l'unica uscita!
Si riparte, destinazione Bagni di Romagna. Tappe intermedie la stazione di Bologna con due obiettivi, recuperare un pellegrino che si unirà a noi e rendere omaggio alle vittime della strage di Bologna. I furgonisti più prosaicamente partono alla ricerca di cibo. L'Ipercoop è lì fuori dall'albergo sembrerebbe un operazione facile, sbagliato. Alle 8:45 c'è una folla da grandi occasioni, risulta persino difficile parcheggiare. Conquistato un numerino al banco della salumeria nell'attesa si fa mentalmente il conto di quanta roba comprare, oggi i ciclisti si sono sbizzarriti con le voglie forse in virtù della fatica che li aspetta. Decido per mezzi kilo di crudo, 3 etti di cotto e poi bresaola, spek, salame, formaggio… frutta e barrette e biscotti...
Ora anche noi possiamo lasciare Borgo e ci inoltriamo nel mezzo di un paesaggio magnifico che riempie gli occhi ed il cuore di colori, animali, di salite e discese, di paesini incantevoli come Santa Sofia. È l'appennino tosco romagnolo, bellezza. I valorosi ciclisti studiano l'abbigliamento, sudano, si cambiano, si coprono e si riscoprono… mangiano.

Dai tornanti in salita si scorgono in fila indiana delle figurine colorate piegate sul manubrio e da vedere sono belli belli.
Sulla discesona che ci porta a Bagni di Romagna scendono come proiettili si vedono ridere, divertiti e soddisfatti. Gli ideali per qui si pedala sono seri, la salita è stata dura, ma è anche un gioco e dunque giù. A canna. E Bagni di Romagna l'è proprio bellina.


Terzo giorno Bagni di Romagna – Assisi
Levataccia, partenza alle 7:30, fa freddo e più tardi pioverà pure. Dopo una serie di ordini e contrordini ci si incontra a Città di Castello per il pranzo, arrivano bagnati e gelati. In qualche modo si fa. Ripartiamo, ci si deve incontrare con i promotori della marcia della pace, l'appuntamento cambia luogo all'ultimo minuto, si fa non si fa? In seguito c'è anche da incontrarsi con gli amici ciclisti di Perugia che conoscono, pare, una scorciatoia per Assisi… Arrivo ore 18, buio, piove che di più non si può, gelati e ovviamente fradici, uno ha bucato a 500 mt, un altro è rimasto indietro, un altro ancora è da andare a recuperare ma, come si dice? stanchi ma felici? Domani Marcia della Pace.

Quarto giorno Perugia/Assisi
La sera prima si strizzavano guanti e calzini come si strizza il bucato prima di essere steso, oggi, finalmente una giornata di sole. Assisi è là in alto, tutto risplende sotto un cielo azzurrissimo. Si va in ordine sparso, chi a piedi chi in bici, è una festa multicolore di persone di ogni età, striscioni fantasiosi, bancarelle che offrono cibo di ogni tipo, stand di associazioni, gruppi, movimenti che diffondono materiale informativo.
Lungo il corteo chi si trova e chi si perde, chi si racconta e chi indugia al sole. Ancora una volta sentiamo l'importanza di esserci, una moltitudine di persone mosse da un unico ideale e arrivate qua da ogni dove con ogni mezzo.
Esserci arrivati in bicicletta attraversando mezza Italia... vuoi mettere?

Ottobre 2016, Franca

Salva

Salva

Salva

documentazione GDPR - normativa europea sulla Privacy  -  Informativa estesa cookie
Statistiche