Con l'appello ResisterePedalareResistere Fiab invita domenica le sezioni locali a fare Percorsi di Liberazione per celebrare il 25 aprile. Ovviamente in bicicletta, anche qui mezzo privilegiato per fare memoria partecipata e ragionata di luoghi del passato densi di significato. Non c'è solo il sostare davanti al cippo o alla targa che ricorda un episodio della lotta partigiana, un fatto di guerra aerea o terrestre contro la popolazione inerme, una pagina della oppressione fascista durata un ventennio.Anche il muoversi su una strada, seguire un sentiero dove è passata quella storia, magari ascoltando il racconto di chi ne ha letto o saputo o addirittura vissuto può aiutare la nostra consapevolezza (quest'anno Fiab si è assicurata pure la collaborazione dell'Anpi, e chissà chi avrà ancora il privilegio di incontrare qualche ex partigiano in grado di regalargli ricordi lunghi almeno 65 anni...).
Da nord a sud si può dire che non c'è territorio che non racchiuda fatti meritevoli di ricordo e di riflessione nello spirito del 25 aprile.
Quindi volendo, anche chi abbia già in programma un itinerario dei più casuali può, documentandosi, trovare facilmente lungo la via una occasione per fare un suo Percorso di Liberazione, dare una Pedalata di Resistenza. Già ora l'elenco delle iniziative locali pensate ad hoc pubblicato sul sito Fiab è molto vario. Lo sarebbe ancor di più considerando ciò che potranno improvvisare autonomamente domenica tanti amici della bici sensibili alla memoria comune.
Infine è bello pensare che domenica la bici, diventata durante la Resistenza mezzo per azioni a sorpresa così efficace per i partigiani da indurre a un certo punto il nemico a vietarne l’uso ai civili, potrà celebrare anch’essa il proprio giorno di Liberazione. Grazie a una semplice pedalata d’impegno civile, come diciamo noi di Paciclica.