Anche gli Amici della bici che si riconoscono nella difesa dell'ambiente e della pace «sentono» la Giornata della Memoria del 27 gennaio.
La data della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, nel '45 da parte dell'Armata rossa, venne istituita 10 anni fa dal Parlamento italiano ma proprio a Brescia nacque nel 2005 «In treno per la memoria, progetto di educazione civica necessariamente impostato sulla partecipazione, per non restare fermi alla commemorazione» e rivolto soprattutto ai ragazzi delle scuole superiori di Brescia e Milano. Quell'anno dal binario 21 della Centrale partì per visitare Auschwitz un convoglio di 650 partecipanti, volutamente lento per imitare i treni della deportazione, e quel «modo di ricordare» divenne un esempio da seguire negli anni successivi per centinaia di altri studenti in tutt'Italia.

A parte la naturale adesione alla necessità di ricordare l'Olocausto, come Paciclici sentiamo una particolare affinità proprio con i presupposti del Treno della Memoria. Come la scelta del mezzo più consono e più fisicamente impegnativo per onorare un'idea o un impegno, che sia la Memoria dell'Olocausto o la Tutela della Pace. La partecipazione di gruppo. E il coinvolgimento della scuola: anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo cercato con la collaborazione delle classi primarie di Borgosatollo di «seminare la bici» e tutto quel che porta con sé fra i ragazzi.
Sentiamo affinità con il Treno anche per lo striscione che l'accompagna riprendendo le parole di Primo Levi, insuperato testimone sopravvissuto allo sterminio: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Perché ciò che è accaduto può ritornare.»Specie - aggiungiamo noi - se si pensa che accadde solo una settantina di anni fa nella nazione allora più progredita del mondo, la Germania, e solo per la buona ragione che erano cresciuti forti pregiudizi verso una parte di popolazione.

Ai ragazzi che domani saranno di ritorno a Brescia con il Treno per la Memoria, il nostro abbraccio.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., redazione di paciclica.it



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