Le due ore in orario scolastico passate sabato scorso a teatro dalle classi Quinte al completo della primaria Don Milani di Borgosatollo — leggi qui </index.php/paciclica-scuola/91-paciclica-100-ragazzini.html> — avrebbero sicuramente meritato uno spazio di cronaca su giornali e tv locali. Invece è come se il fatto non fosse accaduto. È vero che la Bici e la Pace, in cartellone quella mattina, sono soggetti giornalisticamente deboli, ma lì si trattava proprio di vedere come un centinaio di ragazzini ne fossero attratti, coinvolti, resi partecipi, con tutte le energie proprie della loro età. In controtendenza rispetto alla pretesa attrazione per giochi violenti e motori rombanti.

L'«evento» atteso era la proiezione del filmato su Paciclica 2007, agli occhi dei ragazzi avventurosa spedizione di valorosi in bici per una nobile causa. Il senso della mattinata era però di riflettere insieme sul generale bisogno di pace, quella fra gli uomini e quella col pianeta e sul dovere di solidarizzare con chi soffre: lontano da noi (come mostrava il filmato di Coopi sui suoi interventi nel sud del mondo) e vicino a noi (come detto nell'intervento di Mamme oltre il Muro — «della diffidenza e dell'indifferenza verso le disabilità»). Stimoli più fisici e stimoli più etici ma uguale calda accoglienza presso i ragazzi. Come può essere?
A noi piace pensare che una parte della spiegazione stia nella bici. Cioè nel fatto che da 5 anni in quella scuola di un paesone alle porte di Brescia, un progetto proposto da un volontario degli Amici della Bici FIAB di Brescia è stato accolto e portato avanti con convinzione dalle maestre. Il progetto è Semina la Bici e il suo ideatore-sostenitore Angelo Binosi. Che da vero precursore ha coinvolto alcune classi dapprima sul bello dell'andare in bici, poi sulla progettazione di percorsi ciclabili per andare a scuola. La bici è diventata un ponte fra attività scolastica e mondo reale - qui il film/documentario sul progetto Seminalabici. I piccoli ciclisti (molti poi insigniti da Fiab-AdB dell'attestato di «bravo ciclista» sono diventati piccoli urbanisti e con l'apertura della scuola ad altre
esperienze, anche piccoli osservatori critici del mondo. Come abbiamo potuto constatare sabato mattina dal loro suscitare tante domande e tante risposte.
Quanto a Semina la Bici, grazie all'incontro di sabato con le classi insieme a Paciclica, ha buoni motivi di soddisfazione. Oltre a essere coerente con il Progetto Scuola lanciato più di un anno fa da Fiab nazionale e imperniato sui percorsi sicuri casa scuola, lo è già anche con il Programma «La mia scuola per la pace», promosso quest'anno dal Tavolo organizzatore della Marcia, d'intesa col coordinamento nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani.
Ad esso possono partecipare «tutte le classi che si siano impegnate in percorsi di educazione alla cittadinanza, all'interculturalità, all'ambiente» e ai valori civili fondamentali. Ragion per cui al Meeting
che si terrà a Perugia nei giorni della Marcia, la scuola Don Milani avrebbe a sua volta tutti i titoli per partecipare.

A maggior ragione dato che i ragazzini delle Quinte di cui sopra consegneranno alla carovana di Paciclica verso Perugia, di passaggio da Borgosatollo giovedì 13 maggio, i loro disegni liberamente ispirati alla pace su cui sono già in piena fase creativa.
Che sarà anche un bel modo di onorare la figura titolare della scuola, quel Don Milani prete educatore del popolo che soleva dire «Voglio viaggiare con la bicicletta perché la bicicletta è il mezzo comune» e a Roma per l'Anno Santo 1950 andò in bicicletta dalla sua Firenze. Un paciclico ideale.


La «scuola Don Milani di Barbiana», quella originale, fatta di una bella classe unica, in un inverno di mezzo secolo fa

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., redazione di Paciclica.it



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