La bella lettera di Mariella e Estelle, seguita alla presentazione del video Vajont 2008 nella sede di Ciclobby, non può essere per noi che motivo di soddisfazione. Proviene da chi ha il compito di portare avanti l'opera di Gigi Riccardi l'instancabile promotore di iniziative, manifestazioni, idee per migliorare la società a partire dall'uso della bicicletta. Non a caso le amiche di Ciclobby ci gratificano di avergli «fatto scoprire il bellissimo concetto di pedalata di impegno civile»: anche questo discende dall'eredità ideale e dagli insegnamenti di Gigi. Chi ha avuto occasione di conoscerlo anche per un momento ricorda la sua fortissima passione civile e il suo entusiasmo contagioso. Le doti che gli permisero nel 1989 di fondare la Fiab, con cui si proponeva, federandole, di dare maggior forza alle tante associazioni di «ciclisti urbani e cicloescursionisti» sorte in Italia in quegli anni. Come Ciclobby. Che aveva fondato tre anni prima in una città, Milano, così ostica alla bici da necessitare per trovarle spazio di una vera e propria "lobby". L'organizzazione proprio a Milano, novembre 2007, della 1A Conferenza nazionale della bicicletta fu solo l'ultimo fatto del suo immenso lavoro di lobbyng pro bici.

Tre mesi dopo, all'Assemblea Nazionale Fiab che si tenne a Brescia, Gigi volle riconoscersi pubblicamente nel significato culturale di Paciclica che si era compiutamente espresso nell'edizione del 2007. Nella loro lettera, Mariella e Estelle riferendosi ai «paciclisti venuti a Milano» dicono «Il loro sasso l'hanno lanciato. Ora aspettano i Milanesi alla Marcia della Pace 2010!». Non potrebbe esserci miglior sintesi del senso che diamo alle nostre trasferte per mostrare un video su una pedalata di impegno civile. E cioè: suscitare voglia di partecipare, voglia di esserci, al grande raduno di bici-di-pace di sabato pomeriggio 15 maggio a Perugia. L'adesione dei Romani di Ruota libera giunta ieri, ha quasi un valore simbolico.
Visti pregiudizialmente come popolo del dolce far niente, gente più che pacifica paciosa, i paciclici romani dimostrano tutta la relatività dei pregiudizi. Ora aspettiamo alla prova i Milanesi. La loro lontananza kilometrica è oltre la terza fascia Super impegnativa. Come si conviene a chi da sempre è visto come attivo dinamico intraprendente... L'adesione oggi dei lagunari Mestrini coordinati dal presidente nazionale Fiab Antonio Dalla Venezia dovrebbe mettere in moto l'ingranaggio generale della corsa a Paciclica. Sarà bello.

Ieri, pochissimi a ricordarlo, ricorreva il 40° della scomparsa di Bertrand Russell, oltre che sommo filosofo e matematico, «ecologo e pacifista ante litteram», già durante la prima Guerra Mondiale quando esserlo, anche nella sua Inghilterra, comportava la galera.
Difensore dell'obiezione di coscienza nel 1918 a costo dell'esclusione dall'insegnamento universitario fino al 1944.
Nobel per la Letteratura nel 1950 (motivazione: «campione degli ideali umanitari e del libero pensiero»).
Nel 1955 firma con Einstein la Dichiarazione per la cessazione della corsa atomica.
Nel 1961 si fa due mesi di carcere, 89enne, per un sit-in davanti al ministero della Difesa inglese.
Nel 1963 crea la Bertrand Russell Peace Foundation e con l'inizio dell'intervento Usa in Vietnam fonda insieme a Jean Paul Sartre il Tribunale Russell contro i Crimini di Guerra. Un'altra epoca, preistoria.
Gli stessi anni in cui in Italia Aldo Capitini inventava la Marcia per la Pace e la Fratellanza dei Popoli...

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., redazione di paciclica.it



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