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Fiab Amici della Bicicletta di Forlì ha partecipato a Vajont 50° con una piccolissima delegazione di due persone: io (presidente) e mio marito (consigliere).

Ecco come è andata la nostra pedalata. Abbiamo amici a Trento che ci hanno ospitato e abbiamo sfruttato l'occasione per un itinerario di tre giorni: da Caldonazzo a Feltre il primo giorno, da Feltre a Erto il secondo e infine l'ultimo giorno da Feltre a Bassano e ritorno in treno a Trento. La tappa più importante, Feltre- Erto, è stata quella che ci ha creato qualche inconveniente dovuto soprattutto al pessimo servizio che, come spesso succede, Trenitalia offre a chi sceglie l'opzione treno+bici.
In sintesi: siamo andati in bici da Feltre  a Belluno ma, non essendoci documentati in modo adeguato sul percorso, abbiamo sbagliato strada e siamo arrivati con grande ritardo sui tempi di marcia; abbiamo  perciò  raggiunto in treno Longarone e di qui siamo subito saliti a Erto (7 km di salita costante ma non troppo faticosa). Dopo una velocissima  foto commemorativa, siamo scesi a  Longarone perché dovevamo tornare a Feltre in treno, ma arrivati in stazione abbiamo scoperto che proprio quel treno, ultimo della giornata,  era stato soppresso. Unica soluzione è stata tornare a Feltre in taxi, al "modico" prezzo di euro 90,00!

Riflessioni.
Nonostante gli imprevisti e il poco tempo a disposizione, la pedalata a Erto è stata un'esperienza molto significativa e di forte impatto emotivo. La vista della diga e della frana ci ha trasmesso una sensazione di grande tristezza, ancora maggiore di fronte alle bandierine con i nomi dei tanti bambini morti; il vecchio paese di Erto è quasi abbandonato, ma un balcone fiorito ci ha fatto pensare che  qualcuno tenacemente vuole riportarlo in vita. Abbiamo però provato anche tanta rabbia al pensiero della tragedia  che si poteva e si doveva evitare, la stessa rabbia che abbiamo provato nel vedere che lo scempio del territorio è continuato anche a valle, sul Piave, il fiume "Sacro alla Patria", al punto da rendere quasi impossibile individuarne il corso in mezzo ai cumuli di ghiaia che lo riempiono. Non vogliamo altre tragedie, ma purtroppo ...la storia non insegna.

29-30-31 luglio 2013 Maura Ventimiglia, Paolo Garoia
Amici della Bicicletta Forlì

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