Aprire su questo sito uno spazio pubblico, un box, a disposizione di chi vuole comunicare il giorno in cui ha programmato di arrivare a Erto, possibilmente con numero di telefono.
Breve aggiornamento: due mesi dopo il lancio (e tre prima della sua conclusione) dell'iniziativa Progetto Vajont-50° siamo a tre "missioni compiute" (e documentate). Un po' poco obiettivamente.
Abbiamo però notizia da diverse Fiab che molti soci hanno programmato il viaggio a Erto proprio nei due mesi vacanzieri di luglio e agosto e alcuni anche in settembre. Quindi stiamo giusto entrando nel vivo della cosa! E ora una utile considerazione su questo avvio.
Dopo Bortolo Calligaro, presidente Fiab di Belluno che meritoriamente ha fatto il primo passo salendo a Erto il giorno del Giro per fare pubblicità al progetto, sono seguite due "spedizioni" diverse fra loro ma esemplari come modo di aderire all'iniziativa.
Quella di Giacomo, presidente Fiab di Palermo, che terminato il Raduno a Modena ha voluto, con Irene, "proseguire" in treno per Belluno per poi dedicare una giornata intera a "pedalare e fare memoria" sui luoghi.
E quella di Nicola (Fiab di Bergamo) che raggiunta Vicenza in treno ha iniziato da lì il suo viaggio a Erto (150 km circa), senza però farne la meta esclusiva. Ha poi continuato lungo la via del Cadore e delle Dolomiti per altri 150 km fino a Bressanone, dove ha ripreso il treno per tornare a casa: quattro giorni in tutto per un bel mix di esperienze visive.
Dunque, chi volesse limitarsi (e concentrarsi) sul Vajont può adottare il modello-Giacomo: treno fino a Belluno (o addirittura Longarone) e poi bici sui luoghi.
Chi invece volesse andare Erto per fare gran(ciclo)turismo con giorni a volontà, può prendere spunto dal modello-Nicola. Ha solo l'imbarazzo della scelta fra luoghi incantevoli sia verso il Cadore che verso il Friuli.
Sarà bello alla fine conoscere le tante modalità che i soci Fiab avranno scelto per partecipare al Progetto Vajont!
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Gino Ferri