Scrive Naomi Klein […] Non sappiamo con esattezza come sarebbe un mondo più caldo di 4 gradi, ma anche nella migliore delle ipotesi lo scenario sarebbe disastroso.
Il caldo, inoltre, ridurrà drasticamente i raccolti in tutto
il globo (il grano in India e il granturco negli Stati Uniti potrebbero subire un calo addirittura del 60 percento), proprio quando la domanda avrà un impulso a causa dell'incremento della popolazione e della crescente domanda di carne. E dato che le coltivazioni, oltre allo stress termico, dovranno far fronte anche ad eventi estremi come siccità su ampia scala, inondazioni o infestazioni di insetti, l'effettiva contrazione dei raccolti potrebbe essere molto più grave di quanto previsto dai modelli. Se in tale scenario aggiungiamo i devastanti uragani, gli incendi fuori controllo, il tracollo dell'industria della pesca, le estese interruzioni nell'approvvigionamento idrico, le estinzioni e le malattie diffuse su scala globale, diventa davvero difficile immaginare di mantenere la pace e l'ordine in una società (a patto, certo, che in tali condizioni una società possa esistere).
Naomi Klein
da “Una rivoluzione ci salverà” (2015, pag. 26)
Abbiamo riportato questo frammento dall'ultimo saggio di Naomi Klein per riflettere sulle sue argomentazioni di studiosa del capitalismo che lotta contro le conseguenze catastrofiche di uno sviluppo senza limiti, non sostenibile. E per ricordarci che Paciclica, in fondo e nel suo piccolo, è nata anche per veicolare un messaggio di sostenibiltà (insieme al piacere di andare in bici).