18 gennaio TAFRAOUTE - OASI DI AFELLA IGIHIR - TAFRAOUTE km 81 dislivello in salita 1720 m
Con la Cangura senza bagaglio parto di buon mattino verso le oasi racchiuse tra le strette gole che digradano poi verso il deserto sahariano. Dai 1000 metri di Tafraoute si sale ad un valico a 1800 m per poi scendere in una profonda vallata fino a quota 1100; in un ambiente totalmente arido, l'oasi rappresenta una lunga e sinuosa striscia verde costituita da palmeti che segue il lento scorrere di un fiumiciattolo destinato ben presto a sparire tra le sabbie del deserto.


marocco gusmeri
VERSO OASI AFELLA



marocco gusmeri
l'oasi Afella

Nell'affrontare l'ultima discesa durante il ritorno, i famigerati freni a disco della Cangura (mi hanno sempre dato un sacco di problemi fin dal momento dell'acquisto della bici) cessano di funzionare e per poco non vado a sbattere contro un muretto in curva. La frenata in questo caso viene servoassistita dalle scarpe. Sono costretto a procedere a piedi per un buon tratto di 3 km in discesa fino a quando fortunatamente vengo raccolto da una coppia di turisti francesi in camper, Monique e Thierry,

gusmeri marocco in bici
Monique e Thierry

che caricata anche la bici, mi trasporta per gli ultimi 20 km restanti fino a Tafraoute. Qui con chiavi di regolazione rimetto a posto i freni ma l'episodio è indicativo di quanto ho spesso ribadito: i freni a disco non sono certo adatti per una bici da viaggio. Trascorro una piacevole serata facendo conoscenza con due persone speciali, Elie e Antonia Truc Vallet, due giovani di 28 anni, lui francese, lei tedesca, sposati da due anni, che partiti da Grenoble in bicicletta, si stanno recando in Mauritania e da li poi in Ghana e Costa d'Avorio: hanno già alle loro spalle un giro del mondo e pure loro hanno scritto un libro!

gsmeri marocco bici
insieme a Elie e Antomia

 

19 gennaio TAFRAOUTE - TAGHJICHT km 129 dislivello in salita 1160 m
Lascio questo villaggio circondato da uno straordinario sfondo di pinnacoli rocciosi e dopo 40 km di impegnativi saliscendi mi dirigo verso sud e quindi verso il deserto. Grazie al vento favorevole macino velocemente la tappa e a sera, raggiunto il villaggio di Taghjicht, mi rifugio nell'unico hotel disponibile. Sono l'unico cliente presente ma nonostante questo mi viene servita una cena a base di zuppa e tjiane davvero pantagruelica, da far scoppiare la panza.

gusmeri marocco bici
pedalando verso Taghjicht


20 gennaio TAGHJICHT - ICHT km 62 dislivello in salita m 160
Tappa breve ma col vento contrario e la mancanza di punti di appogio nei km successivi mi inducono a fermarmi alle 13 in un moderno camping dotato di bungalow riscaldati - qui la notte si scende a 0°C - e ristorante. Gli ospiti siamo soltanto io e una giovane coppia, lei italotedesca, lui spagnolo. Il gestore della struttura è Francois, un signore francese di origini friulane. Passo una piacevole serata in loro compagnia assaporando anche in questo caso una cena abbondante a base di zuppa e cous cous.




documentazione GDPR - normativa europea sulla Privacy  -  Informativa estesa cookie
Statistiche