Massimo Braghini al passo del Carnaio nell'appennino tosco-romagnolo con la bandiera Fiab di Corrado Ponzanelli

La prima edizione fu una ciclo-esplorazione per comprendere la fattibilità del Progetto Paciclica. L'idea originaria consisteva nell'avviare la pedalata da Solferino (MN), città ove nacque la Croce Rossa, ad Assisi città della più significativa manifestazione civile italiana.

 

«Nel mese di settembre 2003 provai a raggiungere Assisi in bici. Sistemi GPS zero. Solo mappe cartografiche e frequenti domande ai locali.
Mi accompagnò per un bel pezzo di strada un amico di Bergamo, Paolo, e il secondo giorno ci raggiunse per un doveroso supporto logistico Laura Zanetti di Brescia. Provammo le due salite - il passo del Carnaio e il valico di Montecoronaro - che, con ricerca certosina, permettessero un dislivello modesto e la strada più breve possibile scendendo da Brescia verso Assisi. Il senso dell'esplorazione era scovare la rotta che consentisse al maggior numero di ciclisti (quindi anche per coloro poco avvezzi a lunghe distanze) di aderire al Progetto senza essere atleti. Impiegai due giorni di pedale per raggiungere il campeggio di Assisi presso il quale pernottai la sera precedente la Marcia della Pace del 2003.

Capimmo allora che il Progetto Paciclica era possibile e, soprattutto, allargabile a tutti i ciclisti italiani.»

In questa pagina le uniche foto di quella prima ciclo-esplorativa edizione di Paciclica.

 

Massimo e Paolo sul passo del Carnaio
Massimo sulla piazza delle Basiliche di Assisi (2003)
Laura Zanetti che fornì il supporto logistico nel giorno di sabato


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