marocco bici gusmeri


27 gennaio ZAGORA km 0

Approfitto della sosta per fare il bucato (non avevo ancora lavato niente dalla partenza), in centro rivedo Riky in compagnia di uno strano santone indiano: il tizio indossa una lunga tunica rossiccia, tipica del Marocco e il viso sembra un mix tra Gesu di Nazareth e Osama Bin Laden. Invece si chiama Joseph ed è di Washington D.C.! Però qualcosa di mistico c'è. Infatti è laureato in scienze religiose e adesso per qualche mese gironzola per il Marocco. Andiamo tutti insieme a consumare una abbondante cena molto terrena e molto poco spirituale.

 

28 gennaio ZAGORA - AGDZ km 93 dislivello in salita m 470

Ripercorro in senso inverso il tragitto di 4 giorni prima risalendo la Valle del Draa che, con il cielo a pecorelle, regala degli straordinari scorci paesaggistici. Oltretutto in questi giorni sull Alto Atlante ha abbondantemente nevicato e il fiume si presenta ricco d'acqua. Pedalare i primi 50 km è stata un'esperienza davvero particolare, che mai mi è capitato di vivere: sentirsi non più un ciclista in carne ed ossa ma un "portafoglio su due ruote". Tutte le persone che incroci, dai 5 anni in sù, ti chiedono soldi o ti chiamano per fermarti ad acquistare qualcosa, o per farti da guida o per alti motivi non chiari. Risulta letteralmente impossibile fermarsi senza essere agganciato in pochi secondi da qualcuno dei soggetti indicati; tutti, ripeto t-u-t-t-i si aspettano qualcosa da te. Dopo tre ore filate in sella, convinto di avere trovato un tratto di strada tranquillo, mi fermo finalmente a sgranocchiare due biscotti: entro pochi attimi un ragazzo in moto si ferma per indurmi, con la consueta insistenza, a seguirlo per acquistare dei datteri, se ho ben capito. Riparto piuttosto seccato, poi metto gli auricolari con musica ad alto volume fino a fine tappa. Intendiamoci, l'esperienza non rappresenta nulla di pericoloso, è soltanto un po' fastidiosa. Pensandoci, credo che questi comportamenti nascano quando una popolazione molto povera che vive perlopiù di

Il fiume Draa nell'omonima Valle

espedienti viene a diretto contatto con un mondo occidentalizzato rappresentato da un turismo molto spesso spudoratamente e ostentatamente ricco (hotel a 4 stelle e camper lunghi come transatlantici per fare un esempio).

 

29 gennaio AGDZ - OUARZAZATE km 70 dislivello in salita m 1170

Tappa breve ma impegnativa per superare il Tizi-N-Tinififft (1660 m) in uno spettacolare paesaggio desertico racchiuso completamente a nord dalle vette imbiancate dell'Alto Atlante, che dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi hanno assunto finalmente un aspetto invernale. Quando arrivo in cima al passo, scorgo uscire da un rudimentale capanno di pastori nel quale ha trascorso la notte, un giovane biker americano con il quale scambio qualche battuta. Procedendo poi in discesa incontro Pasqal, un signore francese sulla cinquantina che con un abbigliamento alquanto poco tecnico ed una bicicletta tutta scassata sta viaggiando dalla Provenza fino giù a Zagora. Ouarzazate è una moderna e tranquilla cittadina (fu fondata nel 1930 dai francesi) e al contrario di quanto accaduto ieri, qui nessuno, ripeto n-e-s-s-u-n-o ti rompe le scatole. This is Marocco baby! 

 



documentazione GDPR - normativa europea sulla Privacy  -  Informativa estesa cookie
Statistiche