Francesco Gusmeri si rimette in viaggio (in bici, ovvio, e in solitaria).
Lo farà in Marocco su un percorso che si è ritagliato come sempre al di fuori di rotte e schemi turistici, una sorta di esplorazione lunga 3.000 km per 45 giorni all'interno del paese. La notizia non può che rallegrare tutti coloro — e ormai sono tanti — che conoscono Francesco come grande viaggiatore «lento» del mondo, capace di tracciare sul mappamondo tragitti fantastici, che accendono e riempiono la fantasia di chiunque: basti citarne due, Brescia-Capo Nord nel 2001 e Brescia-Melbourne nel 2007/8.

È anche una bella notizia per Paciclica, dato che consideriamo Francesco uno di noi: ha voluto partecipare (nonostante la sua poca dimestichezza con le cavalcate di gruppo) all'ultima edizione della nostra «Brescia-Perugia» e ora, proprio dal nostro sito, ci permetterà di seguire la sua nuova avventura giorno per giorno con le parole e le immagini che a ogni tappa troverà il modo di inviarci.

Come fece con encomiabile dedizione e costanza sul sito Fiab di Brescia nei 16 mesi di Asia-Australia, quando ci fece capire che il suo viaggiare non inseguiva record kilometrici ma piuttosto sogni. Che era spinto dal desiderio di conoscenza del mondo (se stesso incluso) nell'infinita diversità culturale e ambientale che esso presenta. Approccio questo che insieme al bisogno di «socializzare» le proprie esperienze di viaggio ci ha fatto e ci fa sentire in una particolare, paciclica sintonia con lui.
Ora Francesco, dopo il «viaggio fino all'altro capo del mondo» (terminato nel settembre 2008 e dopo il quale non si era praticamente più mosso, assorbito dal lavoro e dal riordino dei ricordi da riversare in un libro che ha pubblicato nel giugno scorso «Prendo la bici e vado in Australia») affronta un viaggio circoscritto a un singolo paese, grande una volta e mezzo l'Italia e di forte attrattiva. Vasti spazi naturali ancora integri, società di antiche tradizioni ancora vive ma anch'essa investita dal gran vento di rivolta per la democrazia che sta scuotendo l'altra sponda del Mediterraneo (motivo in più d'attrattiva).
Il programma di viaggio, già scandito in dettaglio, prevede partenza e conclusione a Marrakech. Rotta dapprima verso sud affrontando subito le montagne dell'Atlante, protagoniste di buona parte del viaggio (con un passo a 2.000 metri già al secondo giorno). Poi lungo itinerario verso nord costeggiando i bordi dell'immenso deserto sahariano, dentro il quale potrà inoltrarsi in due occasioni al 15° e poi al 30° giorno deviando su strade d'accesso specifiche. Infine direzione sud, lungo il versante montuoso che guarda l'Atlantico. Oceano da una parte, mare di sabbia dall'altra, con la varietà di ambienti e paesaggi che si possono vagamente immaginare… Non ci sarà difficile da quel che Francesco ci dirà via internet partecipare alla sua avventura.
Per goderci meglio i suoi «dispacci», un buon consiglio credo sia accompagnarli alla lettura (o rilettura) del libro sopra citato, molto descrittivo e brillante, ricco di fatti e di rimandi alla biografia dell'autore.
Nel titolo (sottilmente ironico che fa pensare a una decisione su due piedi, in realtà covata per 5 anni) c'è il senso con cui Francesco Gusmeri affronta invece questo nuovo viaggio: quello del Carpe Diem, del cogliere l'attimo. Ce lo dice nel testo di presentazione che ci ha inviato alla vigilia dell'imbarco, previsto martedì 10, con la sua bici «la Cangura» d'Australia. Il succo potrebbe essere una filosofia di vita:
Non sono pronto ma vado lo stesso.
Mi si prospettano due mesi di precarietà lavorativa:
allora li prendo come occasione per farmi un viaggio.
Almeno mi sentirò ricco dentro.

Gino Ferri per la redazione di paciclica.it

per seguire tutto il viaggio di Francesco andate nell'homepage dedicata cliccando il pulsante lampeggiante

 



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